ECCO PERCHE' IL COACH ROMPE
- Cross-training Crew
- 21 ott 2015
- Tempo di lettura: 4 min

Vi siete mai chiesti perché durante l'allenamento e molte volte nel WOD il coach vi continua a correggere mentre eseguite un movimento, a darvi dritte su cosa potete migliorare, a utilizzare la voce per farvi cambiare l'intensità del movimento in base al suo tono?!?!?!
Sappiamo che non dormivate la notte per rispondere a questa domanda ma ve lo assicuriamo non si diverte nemmeno lui! Specie se passa per un rompiscatole, o un perfezionista.
Lo fa (ormai frase usata e riusata nei vari post) per il vostro bene!
Lo so che state dicendo:
“si bravo… è inutile che cerchi di indorare la pillola se rompi.. rompi.. invece di fare così facci fare gli esercizi e… NON ROMPERE.. che tanto sappiamo come si fa”
Certo c'è modo e modo di farlo e questo fa parte del know-how del singolo trainer e della sua personalità, di sicuro continua a darvi feedback sulla vostra esecuzione per migliorare la vostra performance nel tempo ma, soprattutto, per evitarvi infortuni (immediati, o che si possono presentare in un futuro più o meno prossimo, effettuando l'esercizio nel modo non corretto).
L’abilità del coach sarà mano a mano correggere gli errori più gravi, per poi iniziare a diventare puntiglioso anche in errori considerati meno gravi (i primi solitamente associati ad un fattore di sicurezza, i secondi alla massima efficienza per aumentare la performance), lo sappiamo andate nel panico e dite:
“eccheccavolo… tutte a me capitano.. ma poi guarda questo non aveva niente altro di meglio da fare?!?!?”
No! Non aveva niente altro di meglio da fare che stare lì e correggervi mentre vi muovete, è il suo lavoro =D
Comunque, non abbiate paura, lo fa sia per cercare di elencarli in modo ordinato, sia per farvi capire che bisogna correggere vari “compartimenti”, e con pazienza una alla volta si correggono tutti!
E' di certo fondamentale la conoscenza del gesto tecnico da parte del trainer, ma non è sufficiente, deve essere anche capace di vedere, analizzare il movimento compiuto dagli altri (e non bastano i 10 decimi del controllo dell'ottico... è un'abilità che fa la differenza, insomma il correggere può essere visto così:

Aumento della performance grazie ad un gesto atletico migliore (= più efficiente) e minore probabilità di infortunio (=più sicuro).
I modi in cui il trainer può intervenire nella correzione possono essere più o meno invasivi, in base al vostro livello, alla vostra propriocettività (la vostra capacità di sentire il vostro corpo mentre è in movimento e il gesto si sta sviluppando), al feeling con lui (come e quanto vi capite al volo, come e quante volte vorreste mandarlo quel paese – si ok di solito è più la seconda opzione).
Si passa dalla dimostrazione pratica del gesto da ri-emulare, a correzioni verbali, all'uso della voce con diversa intensità e tono, alla correzione tattile se il risultato dell'esercizio percepito dall'atleta è diverso dal movimento tecnico in realtà da svolgere.
Per capire ciò che stiamo dicendo vi proponiamo un esempio pratico, riferito ad un esercizio base ma non per questo meno importante di altri, lo Stacco o Deadlift:

In figura si vede come il carico (espresso in chilogrammi peso - kp -) possa duplicare o persino triplicare se la postura è scorretta, e stiamo analizzando un esercizio “base” rispetto a movimenti ben più tecnici e complessi come Clean o Snatch (slancio e strappo).
In ogni caso il Coach , pur svolgendo una parte fondamentale nella correzione dell’esercizio, non è sufficiente per fare in modo che progrediate a livello tecnico, serve incontrarsi a metà strada.
Il Coach fa una parte del lavoro dandovi un punto di vista esterno, dicendovi ciò che vede che non funziona, però l’altro 50% del lavoro dovete eseguirlo voi – “scusa ma io cosa ti pago a fare?!?!?” si lo so vi leggiamo nel pensiero ormai =P -, infatti Slavov (in Becerro 1989) individua altre cause degli infortuni negli allenamenti con i sovraccarichi – che non vuol dire troppo carico, ma semplicemente un peso esterno oltre al peso del corpo - :
assenza di esercizi preparatori prima dell'allenamento: ecco perché facciamo il riscaldamento, e prima di eseguire l'esercizio ripetiamo sempre i suoi passaggi e movimenti fondamentali con l'asta o il bilanciere vuoto
irregolarità negli allenamenti: Per questo dovete allenarvi spesso, per mantenere l'adattamento del corpo, e la consapevolezza-memoria dei gesti appresi (per la classica domanda: “ se mi alleno una volta alla settimana è sufficiente?” in ogni caso sapete che noi consigliamo ALMENO due allenamenti a settimana)
aumento inadeguato dei carichi: Ovvero non abbiate fretta (vi ricorda nulla questa frase?!?), o detto in parole povere non strafare, non serve, porta solo ad un fermo per infortunio.
Cerchiamo di spiegarci con esempi un po’ più terra-terra…. Immaginate che vi diamo una scatola con svariati pezzi di un puzzle, vi diciamo come è meglio metter a posto i pezzi, cioè vi diamo il disegno da riprodurre, però come tutti i puzzle che si rispettano dovete comporlo voi.
Spesso in allenamento più che di puzzle parliamo di traiettorie, di linee, linee che sono composte da vari segmenti, ecco cerchiamo di correggere i vari segmenti, di metterli uno in fila all’altro in modo che compongano una linea e che, guardate un po’, alla fine disegnano una traiettoria… la traiettoria del gesto atletico ricercato, avete completato il vostro puzzle =)
Sì rompiamo le scatole anche sul più piccolo pezzo di puzzle fuori posto… siamo fissati =)
Puoi avere risultati o puoi avere scuse, ma non puoi avere entrambi!
Cross-training Crew
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