NON avere FRETTA!
- Cross-training Crew
- 9 dic 2015
- Tempo di lettura: 6 min

“La fretta è cattiva consigliera” diceva un proverbio dei nostri nonni.
Sì, ok, avevano ragione però il mondo “correva” ad un’altra velocità 60-70 anni fa, non vogliamo denigrare nessuno o dire stiamo meglio ora o, al contrario, usare un altro luogo comune del “si stava meglio quando si stava peggio”, il mondo è semplicemente cambiato e il mondo cambia perché cambiano le persone - festival dei luoghi comuni questo articolo, la smettiamo subito -.
Ciò che vogliamo dire è semplice e articolato allo stesso tempo, perché anche a noi piace fare uno, anzi una bella serie da 10 o più snatch – Strappo – con il proprio peso corporeo (Body Weight Snatch – BW Snatch, così se lo vedete scritto sulla lavagna sapete che l’ora successiva non sarà per niente simpatica), o una diecina di muscle-up senza problemi, o uno o più Clean and Jerk – Slancio – una volta e mezzo il proprio peso corporeo, o fare piegamenti in verticale “come se non ci fosse un domani”.
Però, prima di arrivare a fare dei movimenti così complessi e composti da varie parti, che siano lo strappo, lo slancio, il muscle-up, o gli Hand Stand Push-up (HSPU) in verticale con il movimento di “kipping” (si siamo fighi e ce ne vantiamo :D) ci vuole tempo, costanza, e soprattutto pazienza!
Tempo perché se da una parte sono movimenti stupendi da vedere, sono altrettanto difficili da eseguire correttamente più volte di seguito e con una certa intensità, visto che nessuno di noi passa tutto il giorno ad esercitarsi su questi movimenti ciò che serve è un po’ – un bel po’ – di tempo prima di vedere dei risultati che ci soddisfino, ci siamo passati tutti, nessuno è nato “imparato”!
Costanza perché bisogna continuare ad esercitarsi sui “pezzi di movimento” che li compongono e poi unire tutto in un unico elegante movimento, in poche parole ti diamo i pezzi del puzzle, ti diciamo come è fatto il disegno, però i pezzi li devi unire tu, ed è un puzzle composto da piccolissimi pezzi, uno di quelli che devi incorniciare quando finisci e appendere in camera o in salotto, per finirlo ti serve dedicarci costanza e mettere insieme vari pezzi ogni volta.
Pazienza, il puzzle da 30mila pezzi non lo trovi già costruito nella scatola, a volte capita che mancano dei pezzi, che ti bloccano a metà, devi fermarti dove sei – probabilmente sbotterai – ed andare a cercarli con calma e - indovina – PAZIENZA, poi potrai continuare a costruire il puzzle!
Si lo so “io voglio sollevare tanto, subito, perché sono forte”!
A parte il fatto che per stabilire se sei forte o meno è meglio affidarsi a dei test piuttosto che alla semplice soggettività. Poi, anzi, prima di tutto, bisogna vedere a che livello si trova ognuno di noi, da che “base” parte e qui ognuno è diverso, però di sicuro c’è una cosa che accomuna tutti, la STRADA DEL MIGLIORAMENTO DI SE STESSI, è questo che bisogna tenere a mente.
Dicevamo “io voglio sollevare tanto, subito, ce la faccio fidati, dai coach, fammi prov….” Strappo muscolare, schiena bloccata e a casa fai fatica persino a sederti sul cesso.
Allora signori e signore, noi vi rompiamo le scatole sui movimenti, sull’attivazione posturale ogni volta, e sappiamo anche che ascoltare ogni volta come ci si “attiva” prima di svolgere un esercizio, oppure vedere spiegata per mezz’ora una singola fase di un singolo movimento per voi, a volte, è una rottura e pensate “ho pagato perché volevo che l’estate prossima tutti mi vedessero camminare sulle mani per tutta la riviera adriatica – o per scalare le 3 cime di Lavaredo con una mano sola - mica per sollevare un bastone di legno o di PVC sopra la testa”
BENE per tutto ciò c’è un motivo:
TENIAMO A VOI, non solo come clienti, vogliamo vedervi migliorare nel tempo, lo RIPETIAMO nel TEMPO, continueremo a correggervi, a dirvi che “così non va bene” che “dovete rifare il movimento” che “scusa mi fai rivedere come rifai quell’alzata c’è qualcosa che non va”…
Ve lo ripetiamo TENIAMO A VOI!
Sappiamo che i tre valori che abbiamo scritto sopra sono molto scarsi ai giorni nostri, subiamo tutta una serie di pressioni dai minuti successivi al risveglio, fino a poco prima di coricarsi la sera, mille impegni, mille cose da fare e si arriva a fine giornata che si ha voglia di tutto meno che di sentire una persona che ti spiega – “te pareva pure qui” – come ci si muove – e continui a pensare “ma guarda questo, vuole insegnarmi persino come camminare….”
Lo sappiamo che è così perché ognuno fuori dalla palestra ha il suo mondo fatto, di stress, arrabbiature, problemi quotidiani, e entrare nel box e non riuscire a fare un movimento fatto bene crea ulteriore disagio, ulteriore frustrazione e vien voglia di mandar a quel paese tutto e tutti.
Per questo vi ricordiamo che non esiste nessuna ricetta miracolosa, nessuna pillola che in una settimana ti fa diventare il numero 1 al mondo in tutto, o semplicemente che ti fa cambiare la tua composizione corporea come nulla fosse nel giro di 3 giorni: NO! non esiste tutto ciò!
Esistono solo quelle 3 cose che abbiamo scritto sopra: tempo, costanza e pazienza, andiamo controcorrente rispetto al pensiero comune, vi correggiamo ogni volta, vogliamo che eseguiate il movimento dalla singola fase al gesto completo in modo corretto!
Inoltre nei momenti un po’ più “bui” vi chiediamo di impegnarvi e di non abbandonarvi allo sconforto perché…
…Perché per fare un MUSCLE-UP dovete riuscire a fare almeno 20 trazioni alla sbarra e venti dip, ALMENO, fatti bene, e mi dispiace il modo corretto di eseguirli non lo stabilite voi, ci sono degli standard che vanno seguiti ve lo diciamo subito, noi possiamo darvi una mano ad adattarlo a voi per farvelo esprimere al massimo dell’eleganza!
Perché per eseguire uno SNATCH prima bisogna riuscire a fare dei buoni Deadlift e dei buoni Squat overhead, e prima di fare dei buoni Squat overhead bisogna riuscire ad eseguire un Back Squat come “Dio comanda” e con un “peso” che si possa definire tale….
Perché per fare i piegamenti in verticale (HSPU) prima bisogna imparare a fare la verticale, anche al muro, però bisogna rimanere su più di 10 secondi, anche più di 30…
Se passiamo il tempo a concentrarci su una fase del gesto un motivo c’è: significa, innanzitutto, avere minore carico neuromuscolare, significa progredire nel singolo movimento per migliorarlo, e in un secondo momento lavorare sul movimento complesso. Facendo in modo di rimanere concentrati sulla coordinazione e sull’eleganza dell’esecuzione, analizziamo il singolo scalino su cui dovete mettere il piede, e camminando un gradino per volta:
NON bisogna AVERE FRETTA!
Prima si imparano tutte quelle tecniche/parti che compongono il movimento finale, miglioro quella parte di movimento, quel momento, quella fase che mi è utile a migliorare l’intero gesto, vado cioè per “progressioni” mi chiedo se ho eseguito il movimento correttamente, lo faccio vedere al coach e lo analizzo con lui, solo successivamente, quando si svilupperà la padronanza per unire i vari pezzi del puzzle, allora e solo allora, proverò il movimento completo cercando di eseguirlo nel modo più completo ed elegante possibile.
Naturalmente, ripassare “l’ABC del movimento”, non fa bene solo ai neofiti, fa bene anche a chi il gesto lo conosce e lo pratica da tempo, perché in questo modo sviluppa una maggiore sensibilità proprio in quel punto dove si “trova male” e, magari, a forza di sbatterci la testa contro e di riprovarlo alla fine diventa il suo punto forte.
Lo sappiamo la strada, anzi le strade sono lunghe, è come andare in montagna – se non l’avete capito ci piace andare al fresco ogni tanto :D – ci sono molte strade che portano alla vetta, e non tutte sono facili, anzi più volte sono difficili, strette, scivolose, altre ancora sono invece ripidissime.
Però ci sono dei compagni con voi, ci sono anche le guide, magari alcuni di voi avranno un passo più veloce del vostro, ma siete tutti lì che state provando ad andare SU in VETTA e godervi il panorama… e quando tornerete a casa più che della vetta probabilmente vi ricorderete del viaggio, della fatica, del sudore e di quando i vostri compagni vi hanno aspettato e vi hanno incoraggiato a non mollare, perché è così che si fa, si parte tutti insieme, e ci si gode il panorama tutti insieme incoraggiando gli altri a continuare, a mettercela tutta, aiutandoli, spronandoli a non mollare, più o meno come vediamo ogni volta nel box!
Cross-training Crew
Immagine tratta da Google Immagini
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